Sabato 4 luglio 2009 - L'IMPRESISSIMA NIVOLET in bici - 200 km - 2612 mt

Aperto da Emperor Absolutus, Luglio 06, 2009, 00:03:46 AM

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Emperor Absolutus

           
Nicola prima della partenza a casa

           
Enrico ha appena terminato con successo la galleria delle torture!!

           
Nicola fuori dalla galleria dopo Noasca libera l'animo con lo splendido panorama

           
Nicola ed Enrico sul bellissimo lago di Ceresole

           
Incredibile, a luglio ancora resiste la neve fin quasi sul lago a 1550 metri

           
Enrico si prepara alla scalata del Colle del Nivolet

           
Nicola lungo la strada da Ceresole al Colle, stupendi paesaggi

           
Enrico sotto i rododentri appena fioriti!!

           
Nicola sotto gli impressionanti nevai sulla strada

           
Nicola al primo importante traguardo, il lago Serrù a quota 2275 metri

           
Nicola con lo sfondo AEM il nostro cliente sul lago Serrù

           
Enrico sul ponte della diga del Serrù, cascate e nevai

           
Nicola con lo sfondo stupefacente del lago Serrù

           
Spettacolo puro sul lago Serrù per Nicola

           
Enrico ''arriva'' dal ponte del lago Serrù

           
Nicola sul secondo lago lungo il percorso dopo Ceresola, il lago Agnel a 2350 metri

           
Incredibile veduta della strada dall'Agnel al Colle, superati ormai i 2400 metri di quota

           
Nicola più alto delle montagne

           
Enrico al traguardo!! Colle del Nivolet altezza 2612 metri, ma dove è finito il cartello

           
Nicola al traguardo del Colle del Nivolet!!!

           
Enrico sui bellissimo laghetti del Colle del Nivolet, di cui uno ancora completamente ghiacciato

           
Nicola sui laghetti del Colle del Nivolet

           
Nicola ed Enrico fotografati da una bellissima ragazza davanti al Rifugio Savoia sul Colle del Nivolet

           
Enrico e Nicola sul lago del Colle del Nivolet, spettacolo puro!!!

           
Enrico e Nicola al ritorno di nuovo sul Colle del Nivolet, inizia la fuga dai temporali

           
Emperor Absolutus si china per permettere ad Enrico di riprendere i laghi lungo il percorso

           
Enrico al ritorno, di nuovo sugli splendidi laghi

           
Enrico al ritorno vede dall'alto i laghi Serrù ed Agnel

           
Il contachilometri alla fine dell'impresa lascia pochi dubbi, 200 km sfondati


Eh sì, bisogna dire che stavolta era proprio nell'aria... c'erano tutti gli elementi per rendere questa giornata davvero indimenticabile, e così è stato!!! Per un appassionato di ciclismo, montagna e soprattutto meteorologia, pensate quanta eccitazione nel sentire che stavano ancora liberando la strada dalla neve e non sarebbe stata riaperta prima di questa settimana... addirittura avevano parlato di muraglioni alti dai 6 agli 8 metri!!! Quante telefonate all'Anas e all'Ente per il Turismo di Ceresole ho svolto in queste ultime settimane, per monitorare costantemente la situazione: era di fondamentale importanza, per me, andare proprio il primo sabato dopo la riapertura della strada, per cogliere il massimo innevamento possibile: in cuor mio sapevo benissimo che uno spettacolo così sarebbe stato irripetibile, soprattutto grazie alle abbondanti nevicate dello scorso inverno.
Un posto magnifico, veramente. Non è la prima volta che ci vado, ma stavolta ci sono questi fattori che preannunciano la giornata come unica. C'è anche da aggiungere la bellezza di vedere la flora, ma soprattutto la fauna all'inizio del loro risveglio: dopo il lungo letargo invernare gli animali non sono ancora abbastanza svegli da riconoscere al volo i pericoli e può capitare che animaletti ti attraversino la strada, gli stessi che ad agosto mai si sognerebbero di farlo.
E in più, udite, udite... un qualcosa che per alcuni di voi ormai non è più una sorpresa, ma è singolare: a chi affronta l'impresa in bici viene dato un titolo, che è un diploma per chi percorre la salita fino a Ceresole, ma per chi affronta proprio l' "impresissima" fino alla fine andando al Nivolet è una laurea!! Questa è una simpatica iniziativa dell'Ufficio Turistico di Ceresole per incentivare l'amore per la natura.
Beh, dopo queste entusiasmanti premesse non possiamo certo mancare a questo appuntamento. Alla fine ad affrontare l'impresa, dopo il forfait di Roberto il mio collega di lavoro che la sera prima è dovuto rientrare troppo tardi a casa per lavoro, siamo solamente io ed Enrico. Io naturalmente ho tutta intenzione di partire da casa in bici, per rendere l'impresa veramente degna e memorabile, e trarre la massima soddisfazione. Enrico invece verrà in macchina fino a Pont Canavese e da lì affronterà la salita, che comunque non è ancora partita da quel paese.
La sveglia la mattina di sabato 4 luglio suona alle 5 del mattino, e alle 5,30 io sono già sui pedali. L'appuntamento con Enrico è alle 7,30 a Pont Canavese e due ore sono il tempo che ho calcolato per arrivarci con andatura rilassante. Infatti alle 7,18 io arrivo al punto di incontro prefissato, ma mi trovo un sms sul cellulare da Enrico che stava partendo in quel momento da Torino per problemi con la bici, mi suggerisce di trovarci a Locana direttamente per non farmi perdere tempo. Accetto la proposta, così pedalo ancora quella mezz'ora – tre quarti d'ora per arrivare a quest'altro paese, da dove si può dire che dopo una serie di sali-scendi inizia ufficialmente la salita. Per ora davvero tutto tranquillo. Verso le 8,30 arriva il grande Enrico carichissimo per l'impresa, ci troviamo ad un distributore all'inizio del paese, dove posteggia la macchina. Mi spiega che in realtà ha trovato la sua bici con la ruota sgonfia dalla nostra precedente impresa e ha dovuto trovarne un'altra che in realtà gli ha prestato suo fratello: quel che è positivo, però, è che questa bici che gli è stata prestata è una bici da corsa! Lo aiuto a gonfiare le ruote di questa bici da corsa e poi finalmente si parte, ora nulla veramente può più farci indugiare, l'imperativo è arrivare al Colle del Nivolet!!!
A Noasca la nostra attenzione è subito rivolta all'entrata di un ufficio dove c'è scritto "Ufficio turistico di Noasca", entro per chiedere informazioni su questa iniziativa del diploma e della laurea, e c'è una ragazza molto carina come impiegata che... non ne sapeva niente!! Esatto avete capito bene, per informarsi deve telefonare alle sue colleghe di Ceresole. Dopo averlo fatto però ci conferma tutto, così noi dopo una veloce colazione al bar vicino affrontiamo i 4 terribili tornanti di Noasca, il punto davvero più difficile di questa gita: ti sembra di arrampicarti su un muro tanto sono ripidi, ed anche l'effetto visivo dal basso è impressionante (e anche dall'alto, quando ti dici... ammazza come sto alto!!). Ma sia io che Enrico siamo allenatissimi e senza difficoltà arriviamo al punto successivo, la grande difficoltà della galleria prima di Ceresole: lunga 3500 metri e qualcosa di più, presenta alcuni punti con il 15% di pendenza, sono soprattutto quelli centrali. Poi stare a pedalare in salita ripida per oltre 20 minuti è davvero stressante! In galleria ci sono tutti i gas delle auto e delle moto. Purtroppo però è l'unico modo per arrivare sopra, perché la stradina che fa evitare un pezzo di galleria è malandata e rischiamo di bucare le gomme. Ma arriviamo dopo la galleria ancora in ottime condizioni e iniziamo a scattare le prime foto con lo stupendo panorama. Tutto questo ci dà un'immensa carica e in men che non si dica arriviamo al paese di Ceresole Reale dove troviamo un bel tempo e un lago in massima portata d'acqua!! Meno male, questo è un sospiro di sollievo, c'era il rischio di trovarlo vuoto perché ogni tanto la diga viene svuotata, ma per fortuna così non è stato! D'altronde, dopo tutte le nevicate abbondanti e la neve che si sta sciogliendo a più non posso dalle alte quote, sarebbe stato ingestibile. Arriviamo a Ceresole all'incredibile ora delle 11 del mattino, anche se è un po' presto troviamo un bel ristorantino che ci cucina la pasta!! Proprio quello che è necessario per affrontare la seconda parte dell' "impresissima". Infatti è molto, molto alto il morale con cui ci rimettiamo sui pedali, sono circa le 12, ho mandato tutti gli sms a chi di dovere. Davvero perfetto il tempo, la temperatura, tutto quanto!! Dopo averci fatto scattare da turisti qualche foto sul lago, finalmente si sale, si comincia... il Nivolet (e la laurea) devono essere nostri!!! Ormai è diventato come uno sfizio, un'ossessione per me!! La salita si presenta dura proprio come me la ricordavo dal 2003, ma non ci spaventa assolutamente, e neanche ci stanca. Anzi io devo dire che mi sento benissimo! La prima parte della salita è piuttosto duretta in effetti, e soprattutto lunga, soprattutto è un po' demoralizzante perché il paesaggio è tutto uguale e si continua a vedere la strada inerpicarsi sui pendii senza vedere precisamente qualche meta, poi sopra i 1700 metri anche le bellissime pinete finiscono per dare spazio a un paesaggio brullo, dove i prati e le rocce la fanno da padrona senza boschi. Piuttosto estenuante il tratto fino al primo lago di questo secondo tratto, ovvero il lago Serrù. Enrico comincia a sentirla un po', io sto abbastanza bene sempre. Ma devo fare i complimenti al mio compagno di viaggio, perché dopo quel momento si è ripreso alla grande, alla grandissima: un po' prima di arrivare al Serrù abbiamo fatto la foto sotto i rododentri appena fioriti e da lì in poi davvero si è ripreso alla grande, quando siamo arrivati al Serrù, sospiro di sollievo!!! Abbiamo anche reso omaggio alla ditta per cui lavoriamo, con alcune foto all'insegna scolpita sui muri della diga. Dopo alcune foto spettacolari senza perdere tempo percorriamo il piccolo colle che ci separa dall'altro lago, l'Agnel... ormai siamo a quota 2300 metri. Davvero bello tutto quanto, come suggestivo anche il ponte a serpentone che attraversa il lago, ormai siamo davvero a buon punto, non manca molto, ma esorto Enrico a non strafare e a rimanere con un'andatura tranquilla, perché manca ancora un po' prima di arrivare in cima e non possiamo permetterci di andare in debito di energia. Un grandissimo Enrico per aver affrontato così temerariamente questa impresa, e anche per avermi sopportato in tutte le mie raccomandazioni e consigli: mi hai fatto sentire un ciclista provetto quando io probabilmente ne so meno di te ahahah. Comunque, dal lago Agnel percorriamo con gioia, coraggio e forza gli ultimi tornanti e gli ultimi strappi, prima di arrivare finalmente al mitico e tanto sospirato Colle!!! E ci arriviamo addirittura con un'ora di anticipo rispetto alla tabella di marcia, pur essendo partiti in ritardo! Incredibile, siamo stati anche rapidi. Peccato che non ci sia più il cartello del Colle del Nivolet con la quota altimetrica, qualche vandalo l'ha strappato, ma voglio pensare che sia stata la neve, qualche valanga che l'ha sradicato... Dopo un paio di foto sulla meta percorriamo la discesa che porta al Rifugio Savoia, dove tra l'altro troviamo la bellissima sorpresa dei laghetti del Nivolet ancora ghiacciati e innevati, occasione per altri spunti fotografici naturalmente. Al rifugio Savoia intanto c'è una ragazza che ci chiede interessata da dove veniamo, e naturalmente per me è "GALLO MOMENT" quando rivelo di venire da Torino e lei è tutta emozionata e mi fa i complimenti... Poi è occasione per rinfocillarci e poi per scattare un'altra foto, questa volta è una BELLISSIMA ragazza a scattarcela, ma bellissima veramente: nei suoi occhi sembra esserci l'essenza della classica valdostana (ricordiamo che siamo al confine con questa regione), e io in cuor mio anche se sul momento non ho attaccato bottone (anche perché era con la sua mamma e sua sorella, e avrà avuto 18 anni), spero di cuore che vedendo il link al nostro sito sulla mia maglietta sia venuta a visitarci... Comunque, verso le 15 rientriamo ed è fastidioso rifare il pezzo di salita che dal pianoro del Nivolet riporta ai 2612 metri del Colle, più che altro perché al ritorno uno si aspetta di fare solo la discesa! Tra l'altro non si tratta di una salitina, ci sono 100 metri di dislivello di nuovo da scalare... Comunque purtroppo in questi momenti ci accorgiamo di un problema ai freni della bici di Enrico, che non rispondono nei tempi esatti: questo ci costringe ad affrontare la discesa pianissimo, aumentando di conseguenza anche i tempi. Abbastanza tranquilla la discesa a parte un po' di pioggia che ci becchiamo tra il Serrù e il pezzo per arrivare a Ceresole. Tra l'altro il piccolo momento di crisi per me arriva nella salitina dal lago Agnel per arrivare al Serrù al ritorno, Enrico mi ammazza!!! Davvero una performance dimostrazione di una condizione atletica eccezionale!! Complimenti.
Verso le 16 arriviamo di nuovo all'ufficio turistico di Ceresole: solennemente entriamo io ed Enrico e lasciamo i nostri nomi all'impiegata, che ci promette che appena ce l'avranno stamperanno le lauree e ce le spediranno per posta a casa!!! Quindi aspetto fiducioso!! Quanto ho scocciato questa impiegata per essere sicuri che avesse scritto bene il mio nome, cognome e indirizzo, non vorrei mai che questo documento, questo pezzo di storia non arrivasse poi a destinazione... Poi ci imcamminiamo di nuovo e in men che non si dica ripercorriamo la galleria di Ceresole, poi arriviamo a Noasca e infine a Locana, verso le 17,30. Nonostante i piccoli incidenti, orario perfetto!! Qui saluto il mio amico e compagno di avventura Enrico... davvero ti sono grato per tutta la gentilezza e la passione che ci hai messo in questa avventura, che è stata per me indimenticabile. Per me invece è tempo di percorrere gli ultimi 60 km di pianura, e lo faccio spingendo al massimo della velocità: proprio per questo motivo io, che finora ero stato ben poco in crisi, arrivo a Leinì che mi sento piuttosto sfiancato perché ho spinto troppo!!! Davvero ora non vedo l'ora di arrivare a casa, gli ultimi 15 km sono piuttosto sofferti. Divertente il mio "show" quando arrivo a Settimo, la mia cittadina, dove vedo il contachilometri ancora fermo a 198 km, allora percorro avanti e indietro le strade finchè non segna il fatidico numero di 200. Ripongo la bici in garage, come nell'ultima foto, con questo numero ben stampato sul contachilometri del manubrio.
Che dire ragazzi... Io me lo sentivo dentro che sarebbe stata unica come esperienza. Lo spettacolo che certi posti naturali possono offrire è davvero appagante e vale la pena di tanta fatica per questo. Io sono soddisfattissimo di questa giornata, anche se è mancata la Dance anni '90 non è mancata certo la passione, la passione per ciò che è più profondamente genuino e naturale, per i magnifici paesaggi. E soprattutto, è stato il trionfo dell'amicizia e dell'entusiasmo!! Un grazie di cuore ancora una volta ad Enrico, che fin dai primi giorni in cui abbiamo lavorato negli stessi uffici si è dimostrato un validissimo programmatore, poi con il passare dei giorni anche un amico, poi adesso anche un grande scalatore!!! Grazie anche a chi ci è stato vicino in questa giornata, anche il calore da lontano è importante. Dedico a tutti voi che in noi e a questa gita avete veramente creduto l' "Impresissima".
-- :: THE ITALIAN SUPEREURODANCER :: --

crono 80

 :progo: :progo: :progo: :progo:

mitici! e grazie dei panorami postati ....ma resta il fatto che Nico sei fuoriii di bestiaaaa  :r0x:
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

Emperor Absolutus

-- :: THE ITALIAN SUPEREURODANCER :: --

The Joker

Panorami davvero spettacolari... :clap:

Quanto ai nostri due 'corridori'... :sese:...beh, complimenti per la tenacia!!!  :r0x: grandi!!!
Ieri è un ricordo, perciò si chiama passato, domani è una sorpresa e si chiama futuro, ma oggi, oggi è un regalo, per questo si chiama PRESENTE.

Dj80


DjMonak

Nico...
a. non sono abituato a vederti così magro   ;D
b. foto e posti spettacoli
c. il punto "c" non mi viene...  :uhm:
d. settimana prossima ci vediamo
g. --> è per dire di aver avuto a che fare con un "PUNTO G"  ::)


Mirage

Citazione di: DjMonak il Luglio 06, 2009, 08:45:48 AM
Nico...
a. non sono abituato a vederti così magro   ;D
b. foto e posti spettacoli
c. il punto "c" non mi viene...  :uhm:
d. settimana prossima ci vediamo
g. --> è per dire di aver avuto a che fare con un "PUNTO G"  ::)

la e. e la f. ?  :uhm:

DjMonak


vale4ever82


percy

"Seconds turn to minutes
and the minutes turn to hours
and the hours turn to days and the world goes round
and round and round and round and...."

Emperor Absolutus

-- :: THE ITALIAN SUPEREURODANCER :: --

DjMonak

Volevo segnalare che anche, dopo aver letto questo topic, io e Gamma siamo stati al Colle del Nivolet la settimana successiva a quella dell'impresa di Nico.
Ecco le nostre testimonianze filmate:

La tappa a Noasca (prima, seconda e terza parte)






Una volpe sulla strada che porta alla diga del Serrù!  :r0x:


La parte inferiore della diga del Serrù


La parte superiore della diga del Serrù


La diga dell'Agnel


Quando si ha sete e non si ha un bar a disposizione... si ricorre ai vecchi metodi.  :asd:


Lo spettacolare parco del Gran Paradiso

Fabbry(T)he RadioMan

gamma e fabbry - parte 3?  ??? ??? ??? ???

ma se io ero in terronia.. auhauahauha
Radio Byte Network[/b]

DjMonak